Creta, l'isola greca con un'anima veneziana
Sono stata in Grecia cinque volte, ogni volta isole diverse e ogni volta una bellezza diversa.
Creta è un’isola che per anni, nel mio lavoro di agente di viaggio, ho visto essere sottostimata, per un semplice motivo: i clienti sostenevano che il mare fosse “brutto” (termine usato costantemente e che mi infastidiva non poco, collegato alla mia amata Grecia).
Ma davvero ci interessa solo il mare? Certo, la vacanza che comprenda la possibilità di fare delle nuotate in un mare limpido è fantastica, ma quello che cerco io in un viaggio è molto di più. E quindi spinta dalla volontà di sfatare o meno questa credenza, ma anche e soprattutto di visitare luoghi archeologici di cui ho letto e studiato tanto, qualche anno fa l’ho scelta come meta per un viaggio insieme alla mia famiglia.
Dopo esserci stata posso affermare due cose importantissime: la prima è che il mare a Creta è molto bello; la seconda è che la cosa che mi è piaciuta di più di quest’isola non è stato il mare. Un controsenso forse, ma leggendo questo articolo capirete perché.
Avendo a disposizione solo una settimana, ed essendo l’isola la più grande della Grecia, ci siamo concentrati sulla parte nord, la più “colpevole” di non offrire un mare degno di nota.

Abbiamo soggiornato per tutto il periodo nella località di Stalis, centro turistico molto carino, scelto per la vicinanza alla spiaggia (con una bimba piccola la comodità è essenziale) ma anche per una vivace vita serale piena di negozietti e localini semplici e famigliari come piace a noi.
Da qui siamo partiti per l’esplorazione. Ecco il mio elenco di 6 cose +1 che valgono la pena di essere viste...e amate.
1. PALAZZO DI CNOSSO
Premessa indispensabile: sono totalmente innamorata della cultura greca. E anche se qui parliamo di civiltà minoica, precedente ma comunque in qualche modo legata a quella Greca classica, per me è stato davvero emozionante visitare questo sito archeologico.
Situato a pochi chilometri dalla città principale dell’isola, Heraklion (dove si trova anche l’aeroporto), il contesto in cui si trova è a dir poco suggestivo: circondato da verdi colline ricoperte di pini. Il sito è stato scoperto nel 1900 dall’archeologo britannico Sir Arthur Evans.



La visita richiede almeno 2 ore; noi lo abbiamo girato con una guida e non ci siamo pentiti. Seguire i vari punti con le indicazioni e le informazioni giuste è stato illuminante e per tutto il tempo siamo riusciti ad immaginare come doveva essere allo stato originario.
Iniziando dal cortile Occidentale, si prosegue lungo l’affresco della processione, l’Area del Teatro, con una serie di gradinate dalla funzione ancora sconosciuta.
Continuando poi per la Strada Reale, dove sorgevano botteghe e dimore, si arriva al Cortile centrale con il famoso Affresco del toro, con la Sala del Trono e l’Affresco del Grifone.

Il palazzo è ben noto per la leggenda del labirinto del Minotauro. Si narra che Atene, sconfitta da Minosse, re di Creta, fu costretta a pagare ogni anno un tributo di 7 ragazzi e 7 ragazze da mandare sull'isola, nel labirinto di Cnosso. Qui viveva il Minotauro, mostro metà uomo e metà toro e si cibava di carne umana. Finchè Teseo si offri di far parte degli ateniesi e una volta a Creta, si innamorò di Arianna. Questa gli fornì una spada per uccidere il Minotauro e un filo per ritrovare la strada di uscita dal labirinto. Ebbe così fine la mattanza di giovani ateniesi, mandati a morire inutilmente.
Il labirinto non si sa se sia mai esistito, né ve ne sono tracce, ma a me piace crederci, per aggiungere anche mistero e leggenda a questo luogo così meraviglioso, che era il centro del potere, della cultura, della vita economica e politica di così tanti secoli fa.


Se avete voglia e tempo, fate un giretto in centro a Heraklion: non è la città più bella di Creta, ma con le sue piazzette e fontane e un museo archeologico molto interessante, una visita non può mancare.

2. ISOLA DI SPINALONGA
Questa isoletta rocciosa è un piccolo tesoro.
Creta è stata nel corso dei secoli colonizzata da vari popoli, per cui le sue città si presentano come un mix di testimonianze di Veneziani, Turchi e Greci. Anche questa isola non fa eccezione.
La sua fortezza è stata costruita dai veneziani, per poi passare nei secoli successivi nelle mani dei turchi.

Nel 1903 divenne un lebbrosario, fino alla sua chiusura nel 1953. Inizialmente la vita per i malati era triste e dolorosa, non venivano applicate cure ed era come l’anticamera del cimitero. In seguito venne istituito un ospedale e le condizioni migliorarono nettamente.

E’ una visita intensa, che a mio parere va fatta con una guida del posto che potrà raccontare aneddoti e curiosità interessanti. E il panorama che si può godere da quest’isola è davvero meraviglioso...immagino che almeno un poco possa aver alleviato le sofferenze dei poveri malati.
Per arrivarci si possono prendere i traghetti che partono da Agios Nikolaos o Elounda.


3. AGIOS NIKOLAOS
Non lontano da Spinalonga, si trova questa piccola località che vanta una fantastica posizione dominante la Baia di Mirabello. Forse non possiede il patrimonio storico e archeologico di altre cittadine cretesi, ma è un posticino davvero piacevole per passeggiare in centro o accanto all’adiacente laghetto, oppure per un aperitivo in uno dei tanti localini.
Negli anni ‘60 divenne il rifugio di tante star che qui cercavano pace e tranquillità, come Walt Disney.
4. CHANIA, la Venezia d’Oriente
Chanià è uno dei centri cretesi dove sono più evidenti le tracce lasciate dai Veneziani. Per questo chiamata “La Venezia d’Oriente”, è senza alcun dubbio la cittadina più suggestiva dell’isola.
Nella città vecchia dominano le imponenti mura veneziane, mentre passeggi tra il dedalo di viuzze che sboccano nella zona del porto, il quartiere più pittoresco, che accoglie i visitatori con un susseguirsi di bar, ristoranti e immancabili negozietti di souvenir (da cui mi faccio regolarmente ammaliare!).

Passata sotto il controllo veneziano, genovese per un breve periodo e ottomano poi, Chanià conserva tutt’ora il fascino esotico di una località sospesa tra Oriente e Occidente.
Sono ancora visibili i resti di antichi palazzi veneziani, alcuni senza tetto e trasformati in ristoranti, dove è piacevole sostare e gustare l’ottima cucina tipica.
Unica e imperdibile.



5. MONASTERO DI ARKADI
Situato a 22 km da Rethymno, altra località dell’isola, questo luogo ha un passato tragico.
Tristemente famoso per un avvenimento del 1866, quando 964 greci, soprattutto donne e bambini, si rifugiarono qui per sfuggire al nemico ottomano. I turchi infatti assediarono il monastero e dopo 3 giorni i greci decisero di farsi saltare in aria con la polvere da sparo e causare perdite ai nemici piuttosto che arrendersi. La morte di così tante persone sconvolse il mondo dell’epoca e aprì gli occhi sulla situazione cretese, che portò poi infine alla sua liberazione


Il monastero oggi visitabile è un suggestivo luogo religioso, con un piccolo museo che racconta questo triste episodio e un cortile interno molto particolare. Gli edifici rimasti offrono scorci stupendi e a me hanno ricordato una sorta di piccolo far West per il colore e la desolazione che mi hanno trasmesso…Devo dire che non mi aspettavo un impatto così emozionante in un luogo per me fino ad allora sconosciuto.



6. RETHYMNO
La vicina località di Rethymno è la terza città di Creta e una delle più caratteristiche.
Il suo nome significa “corso d’acqua” ed era già abitata nel periodo tardo minoico. Ma è nell’epoca del dominio veneziano che raggiunse il suo massimo splendore, quando divenne un importante porto mercantile. Oggi è sede di un'Università.

Camminare nelle sue vie è come catapultarsi in una piccola Venezia: il porto è molto intimo e suggestivo e vi sorgono caffè, ristorantini e taverne in ogni angolo. Si può osservare poi la Fortezza, con le sue antiche mura fino al faro costruito in epoca successiva ai turchi.
Altra perla è la Fontana Rimondi, testimonianza delle vestigia veneziane, ornata da capitelli corinzi e maestose teste di leone da cui sgorga l’acqua. Se avete più tempo consiglio anche il Museo Archeologico e la Moschea di Kara.

...+1. LE SPIAGGE
Come non citare le spiagge! Se avete letto fino a qui avrete sicuramente capito perché sostenevo che le spiagge non sono la cosa che ho preferito di Creta.
Ma, per quel poco che posso testimoniare in confronto all’enormità di quest’isola, posso dire che come in ogni posto, basta scegliere i luoghi giusti.
Certo, a Creta ci sono spiagge meno attraenti, prima fra tutte Hersonissos, un susseguirsi di hotel uno dopo l’altro, spesso anche poco caratteristici. Quindi abbiamo scelto Stalis, località non certamente isolata, ma con il giusto mix tra turismo e spiagge tranquille.

Stalis beach è sabbiosa, adatta anche ai più piccoli, mare limpido e degradante. Si trova proprio nel paesino omonimo, dove negozietti e taverne offrono tutto quanto il necessario.
Non lontano troviamo Malia Bay, più turistica ma altrettanto bella. Larga e sabbiosa.
C’è poi, nella parte più orientale, Vai, l’unica spiaggia di Creta con un palmeto.

A ovest, numerose spiagge tra Rethymno e Chanià, sabbiose, si susseguono e sono tutte enormi e molto belle.
Poi c’è Balos, dove purtroppo non sono riuscita ad andare, ma come non citare la laguna più famosa e meravigliosa di Creta, nell’estrema parte occidentale?

Una settimana è poco e so che questo è solo una minima parte delle bellezze che puoi incontrare. Ma certo sono bastate per sfatare questo grande pregiudizio in cui mi sono spesso imbattuta. Inutile dire che da quel momento le mie vendite sull’isola di Creta sono aumentate!
